Sostenibilità ambientale, transizione energetica, innovazione digitale: ammontano a 1,4 miliardi di euro le risorse PNRR stanziate per i programmi di investimento per la riqualificazione delle imprese turistiche italiane, secondo quanto siglato qualche giorno fa con la convenzione tra Ministero del Turismo, Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e Associazioni Bancaria Italiana.
In particolare, il Fondo rotativo per il sostegno e lo sviluppo delle imprese (FRI), finanzierà, dal 2022 al 2025, con 780 milioni di euro, le strutture ricettive impegnate nella riqualificazione energetica e antisismica e nella digitalizzazione.
Il mix di agevolazioni prevede: 180 milioni di euro del PNRR per concedere contributi a fondo perduto e 600 milioni di euro per i finanziamenti agevolati concessi da CDP a valere sul FRI, insieme a prestiti di pari importo quindicennali, erogati dal sistema bancario.
Beneficiari
Possono accedere agli aiuti:
- imprese alberghiere;
- strutture ricettive all’aria aperta e che svolgono attività agrituristica;
- imprese del comparto ricreativo, fieristico e congressuale, compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici e i parchi tematici.
Interventi ammessi
I programmi di investimento delle imprese turistiche ammissibili devono prevedere:
- riqualificazione energetica delle strutture (compresa la sostituzione integrale o parziale dei sistemi di condizionamento in efficienza energetica dell’aria);
- riqualificazione antisismica;
- eliminazione delle barriere architettoniche;
- interventi edilizi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia o installazione di manufatti
- realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali;
digitalizzazione;
- acquisto/rinnovo di arredi.
Agevolazioni
I programmi di investimento dovranno avere un ammontare di spese ammissibili compreso tra 500 mila e 10 milioni, coerenti con il principio comunitario DNSH (Do No Significant Harm) di non arrecare alcun danno significativo all’ambiente.
Le spese ammissibili
Al netto di Iva, sono ammesse spese relative a:
a) Progettazione, fino al 2% per le voci di spesa successive (b-c-d)
b) suolo aziendale e sue sistemazioni, nella misura massima del 5%;
c) fabbricati, opere murarie e assimilate, nella misura massima del 50%;
d) macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica;
e) investimenti in digitalizzazione, esclusi i costi di intermediazione, nella misura massima del 5%.
Il contributo a fondo perduto sarà concesso sulla base della dimensione dell’impresa e della sua localizzazione e il finanziamento agevolato avrà un tasso di interesse dello 0,5% con ammortamento di 36 mesi, associato ad un prestito bancario. Entrambi non devono superare il 100% delle spese ammissibili.
L’iter di presentazione delle domande di accesso da parte delle imprese sarà avviato dopo successivo provvedimento del Ministero del Turismo.
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