Ammontano a 131 milioni di euro le risorse aggiuntive per il bando investimenti sostenibili, rispetto ai precedenti 677,8 milioni stanziati dal Mise lo scorso aprile. Dopo la chiusura per esaurimento fondi dello sportello dedicato alle agevolazioni per le regioni del Mezzogiorno, con le risorse aggiuntive si intende garantire una più ampia copertura finanziaria delle domande a valere sulla dotazione finanziaria destinata alle regioni: Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto, Umbria e Province Autonome di Bolzano e di Trento.
Trasformazione tecnologica e digitale, transazione verso il paradigma dell’economia circolare e della sostenibilità energetica, sono gli investimenti innovativi e sostenibili con contenuto tecnologico elevato e coerente al piano nazionale Transizione 4.0, promossi attraverso il bando con l’intento di superare la contrazione indotta dalla crisi pandemica e di orientare la ripresa degli investimenti verso ambiti strategici per la competitività e la crescita sostenibile del sistema economico.
Resta fermo quanto previsto dal decreto istitutivo della misura: una quota pari al 25% delle risorse è destinata ai programmi proposti dalle micro e piccole imprese.
Sono ammesse spese relative a:
Limitatamente per i progetti volti al miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa, sono inoltre ammissibili le spese inerenti la consulenza diretta alla definizione della diagnosi energetica (max 3% delle spese ammissibili).
Le agevolazioni e gli aiuti diversificati in base alle zone
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili determinata in funzione del territorio di realizzazione dell’investimento e della dimensione delle imprese beneficiarie.
In particolare:
Per i programmi di investimento da realizzare nei territori delle regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, il contributo massimo è pari al 60% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 50% per le imprese di media dimensione;
per i programmi di investimento da realizzare nei territori delle regioni Basilicata, Molise e Sardegna, il contributo massimo è pari al 50% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 40% per le imprese di media dimensione.
Per i programmi di investimento da realizzare nelle regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto, il contributo massimo è pari al 35% per le imprese di micro e piccola dimensione e al 25% delle spese ammissibili per le imprese di media dimensione.
Le agevolazioni non sono cumulabili per le stesse spese coperte con altre agevolazioni pubbliche riconosciute come aiuti di Stato e sono concesse nell'ambito delle condizioni del Temporary framework comunitario. L’importo massimo agevolabile per ogni investimento innovativo non potrà essere superiore a 3 milioni di euro.
Per assistenza e supporto, contatta un esperto di PJ Consulting per candidare il tuo programma di investimento.
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