Istituito il fondo per la transizione industriale, rifinanziate la Nuova Sabatini, i Contratti di Sviluppo, confermati gli incentivi per il piano Transizione 4.0 e le attività di Ricerca & Sviluppo con aliquote ridotte per annualità, incrementato il fondo per l’internazionalizzazione. Sono solo alcune delle misure a sostegno delle imprese contenute nella Legge di Bilancio 2022 approvata dal Consiglio dei Ministri per la crescita e la competitività del Paese.
Nello specifico, il pacchetto prevede:
Per il piano Transizione 4.0 e le risorse per i beni strumentali 4.0 (gli incentivi per i beni non 4.0 non sono più previsti) il credito di imposta viene prorogato fino al 2025, in alcuni casi fino al 2026, con le seguenti nuove aliquote:
20% per investimenti fino a 2,5 milioni;
10% per investimenti da 2,5 a 10 milioni;
5% per investimenti da 10 a 20 milioni.
Le nuove aliquote per i beni immateriali:
20% per il 2023;
15% per il 2024;
10% per il 2025.
Per la Nuova Sabatini, che sostiene gli investimenti produttivi delle micro, piccole e medie imprese con un contributo per gli interessi pagati per il finanziamento contratto al fine di acquistare beni strumentali, risorse pari a:
240 milioni per gli anni 2022 e 2023;
120 milioni per gli anni dal 2024 al 2026;
60 milioni per l’anno 2027.
Per i Contratti di Sviluppo, strumento di sostegno dedicato a programmi d’investimento produttivi, strategici e innovativi di grandi dimensioni: 450 milioni per il 2022.
Per l’istituzione del fondo per la transizione industriale, che punta a favorire l’adeguamento del sistema produttivo nazionale alle politiche europee in materia di lotta ai cambiamenti climatici e garantire agevolazioni alle imprese per la realizzazione d’investimenti per l’efficientamento energetico: 150 milioni di euro dal 2022.
Per l’incremento del fondo rotativo 394 per le attività d’internazionalizzazione gestito da Simest:
1,5 miliardi per ciascuno degli anni 2022-2026.
Per il rifinanziamento del fondo per la promozione dell’export (Decreto Cura Italia), per attuare interventi legati alla cooperazione e all’export italiani: 150 milioni per ciascuno degli anni 2022-2026.
Rinnovo decennale del credito di imposta per le attività di R&S, innovazione e design, con una riduzione delle aliquote, riconosciuto in misura pari al 20% dei costi, con un limite massimo di 4 milioni di euro, fino al 31 dicembre 2022. Dal 2023 al 2031, il tax credit R&S riconosciuto sarà del 20% nel limite massimo annuale di 4 milioni, mentre, per le attività d’innovazione tecnologica, design e ideazione estetica sarà del 5% nel limite massimo annuale di 2 milioni;
Passa al 10% il credito d’imposta nel 2023 per la spesa finalizzata a progetti di transizione ecologica o d’innovazione digitale 4.0. Fino al 2022 la spesa è agevolata al 15%.
Per l’istituzione del fondo per lo spettacolo, auto e turismo, arrivano 150 milioni per il 2022 a sostegno degli operatori economici e le aziende del settore del turismo, dello spettacolo e dell’automobile, colpiti dalla pandemia.
Restyling per il Patent Box che passa dal 90% al 110% escludendo dall’ambito dei beni agevolabili i marchi di impresa e limitando pertanto l’ambito della norma ai brevetti o ai beni comunque giuridicamente tutelati. Inoltre, viene eliminato il divieto di cumulo tra il Patent box e il credito di imposta per ricerca e sviluppo e ridisegna il regime transitorio.
Per ulteriori informazioni su come ottenere le agevolazioni, contatta un esperto di finanza agevolata di PJ Consulting.
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