C’è tempo dal 3 novembre 2022 al 1°febbraio 2023 per richiedere gli incentivi dedicati alla misura promossa dal Ministero della Cultura, “Transizione digitale organismi culturali e creativi” che conta su una dotazione finanziaria di 110,5 milioni di euro del PNRR.
La dotazione finanziaria di ciascuno dei dieci ambiti di intervento sarà riservata per il 40% a soggetti che abbiano unità locale nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna).
Beneficiari dell’intervento sono:
- Micro e piccole imprese, in forma societaria di capitali o di persone;
- Società cooperative;
- Associazioni non riconosciute;
- Fondazioni;
- Organizzazioni dotate di personalità giuridica no profit;
- Enti del Terzo settore, iscritti o in corso di iscrizione al “RUNTS.
Gli ambiti di attività dei soggetti realizzatori:
- Musica;
- Audiovisivo e radio (inclusi: film/cinema, televisione, videogiochi, software e multimedia);
- Moda;
- Architettura e Design;
- Arti visive (inclusa fotografia);
- Spettacolo dal vivo e Festival;
- Patrimonio culturale materiale e immateriale (inclusi: archivi, biblioteche e musei);
- Artigianato artistico;
- Editoria, libri e letteratura;
- Area interdisciplinare.
Gli interventi sono finalizzati a:
- La creazione di nuovi prodotti culturali e creativi per la diffusione live e online capaci di interagire molteplici linguaggi espressivi e di adottare narrazioni innovative;
- La circolazione e diffusione dei prodotti culturali verso nuovo pubblico (diminuzione del divario territoriale, raggiungimento categorie deboli) e verso l’estero (ad es. sviluppo e ideazione di formati per lo streaming, dal vivo e non);
- La realizzazione di attività per la fruizione del proprio patrimonio attraverso modalità e strumenti innovativi di offerta (piattaforme digitali, hardware, software per nuove modalità di fruizione e nuovi format narrativi, di comunicazione e promozione) volte a garantire un beneficio in termini di impatto economico, culturale e/o sociale, salvaguardando adeguatamente la tutela della proprietà intellettuale;
- La digitalizzazione del proprio patrimonio con obiettivo di conservazione, maggiore diffusione, condivisione attraverso la coproduzione, cooperazione trasfrontaliera e circolazione internazionale, soprattutto nell’Unione Europea;
- L’incremento all’utilizzo del crowdsourcing e lo sviluppo di piattaforme open source per la realizzazione e condivisione di progetti community-based.
Le agevolazioni
Possono essere ammessi progetti di un valore massimo di 100 mila euro da avviare dopo la presentazione della domanda e da realizzarsi nell’arco di 18 mesi. Le agevolazioni sono concesse esclusivamente sotto forma di contributi a fondo perduto e nella misura massima dell’80% del progetto di spesa ammissibile e, comunque, per un importo massimo pari a euro 75 mila euro, ai sensi e nei limiti del Regolamento de minimis.
Per informazioni e supporto, contatta un esperto di PJ Consulting.
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