Cos’è
Credito d’imposta con l’obiettivo di incentivare l’avanzamento tecnologico dei processi produttivi e gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, inclusi i progetti di Ricerca e Sviluppo in materia di Covid 19, sostenuti dalle Imprese operanti nelle regioni del Mezzogiorno, nonché, limitatamente al 2020, nei Comuni delle regioni Lazio, Marche e Umbria.
Chi sono i beneficiari
Tutte le Imprese residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Lazio, Marche e Umbria, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito d’impresa, purché in regola con il DURC e con il rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Le spese ammissibili
Sono ammissibili le spese relative ad attività di Ricerca Fondamentale, Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale, nonché i progetti di Ricerca E Sviluppo in materia di Covid 19, come di seguito sintetizzate:
A quanto ammonta l’agevolazione
Il credito d’imposta varia in base alla dimensione aziendale ed è pari al:
delle spese sostenute in ciascun periodo di imposta.
Cumulabilità
Il credito d’imposta è cumulabile con altri Aiuti di Stato nei limiti delle intensità stabilite dall’art. 25 del GBER.
Come si accede
Dimostrazione dell’effettivo sostenimento delle spese con certificazione dei costi rilasciata da un Revisore Legale dei conti o da una Società di revisione legale dei conti iscritti nella Sezione A del registro dei revisori legali.
Per le sole imprese non obbligate per legge alla revisione legale dei conti, le spese sostenute per adempiere all’obbligo di certificazione della documentazione contabile sono riconosciute in aumento del credito per un importo non superiore a 5.000 euro.
Il credito è fruibile in compensazione tramite il modello F24 in tre quote annuali di pari importo.