Il Partenariato CET (Clean Energy Transition Partnership) è un'iniziativa cofinanziata dall'Unione europea che riunisce gli attori pubblici e privati degli ecosistemi della ricerca e dell'innovazione, provenienti da Paesi e regioni europei ed extraeuropei. Il partenariato mira a creare e promuovere ecosistemi di innovazione transnazionali e a superare la frammentazione del panorama della ricerca e dell'innovazione e mira a promuovere la transizione verso l'energia pulita e a contribuire all'obiettivo dell'UE di diventare il primo continente neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050. Per coprire diversi topic e tipi di Ricerca, Sviluppo e Innovazione, il bando è strutturato in 12 moduli, rivolti a diverse tecnologie e/o sistemi energetici e ad approcci orientati sia alla ricerca che all'innovazione su diversi livelli di preparazione tecnologica (TRL), che si integrano e completano a vicenda. Circa 47 organizzazioni di finanziamento nazionali/regionali partecipano al bando con finanziamenti per proposte a diversi moduli dell'invito. Le organizzazioni finanziatrici stanziano il loro budget per finanziare i partner beneficiari con sede nel loro Paese/regione e decidono la ripartizione del budget tra i diversi moduli dell'invito in momenti diversi del processo dell'invito. Per l’Italia, le organizzazioni finanziatrici sono il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e il Ministero dell'Università e della Ricerca. Per l'Italia, i due Ministeri partecipanti destineranno i loro contributi per le seguenti azioni:
Possono essere applicati i seguenti approcci alla RSI:
Il progetto deve iniziare prima del 15 dicembre 2024 e deve terminare entro 36 mesi dalla data inizio. Beneficiari Possono partecipare al bando i consorzi di minimo 3 enti da 3 diversi Stati partecipanti, ossia i Paesi membri UE o associati a Horizon Europe, a esclusione delle organizzazioni coinvolte nella CET Partnership. Ciascun ente non dovrà superare il 60% dello sforzo totale del consorzio e potranno concentrarsi in un solo Stato o regione un massimo del 75% degli sforzi complessivi. Per l'Italia, è prevista la partecipazione dei seguenti Ministeri con regole specifiche di partecipazione: